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Sponsorizzazioni Facebook: quando le Ads non funzionano

Aggiornamento: 10 ago 2023


sponsorizzazioni Facebook

Ti sei cimentato con le sponsorizzazioni Facebook ma queste non portano il risultato sperato?

Una pioggia di like al tuo post ma nessun contatto reale?


Scopriamo insieme quali sono gli errori più comuni che si possono commettere quando si fanno sponsorizzazioni su Facebook (e Instagram).


Non utilizzi lo strumento Gestione Inserzioni Facebook

Esistono due modalità per fare pubblicità su Facebook e una di queste è la morte delle campagne. Quale? Quel magico tastino sotto i post “Metti in evidenza il post”.


Perché? È uno strumento molto limitato nelle impostazioni: non permette di settare numerosi parametri, come ad esempio i posizionamenti, la definizione puntale del pubblico, creare pubblici personalizzati (utenti che hanno visitato il sito, utenti che hanno interagito con la pagina ma non sono fan, liste di indirizzi mail dei clienti, e di conseguenza lookalike di queste).

Inoltre non si possono creare A/B test della stessa campagna per testare le performance di un pubblico, della creatività per la stessa campagna.


Quindi sempre meglio creare campagne di advertising tramite lo strumento professionale Gestione Inserzioni. Dove lo trovo? Qui: https://www.facebook.com/ads/manager/


Qui si possono scegliere diversi posizionamenti: ad esempio, decidere o meno se sponsorizzare il nostro post anche su Instagram, se solo nella sezione notizie di dispositivi mobili o computer; si possono scegliere obiettivi specifici e targetizzare il pubblico che vogliamo raggiungere in maniera molto dettagliata.


Obiettivo errato


La prima scelta che ci viene chiesta di fare appena si clicca il tasto “Crea campagna” (nel Gestione Inserzioni Facebook) riguarda l’obiettivo. A seconda dell’obiettivo scelto sono necessari formati diversi da utilizzare per la creatività, posizionamenti possibili ma soprattutto Facebook mostra il tuo annuncio alle persone che sono più propense a fare quel tipo di azione.


Un esempio: se il mio obiettivo è portare gente sul mio sito web per raccontare di più sul mio prodotto scegliendo l’obiettivo "Interazione con il post" avrò una campagna dalle performance scarse. Facebook mostra al minor costo possibile il mio post a persone che sono propense ad interagire e non a cliccare e visitare il mio sito web.


Il pubblico giusto


Sponsorizzazioni su Facebook Buyer Personas

Uno dei possibili errori nelle sponsorizzazioni Facebook sono la definizione del pubblico. Hai definito chi sono le tue buyer personas? Definisci minuziosamente il tuo target, in base ai suoi interessi, allo stile di vita, alla situazione famigliare, il lavoro e l’area geografica.


Se sei una palestra puoi rivolgerti a persone che vivono fino ad 80 km da te? No! Nessuno farebbe 80 km per un’ora di pilates, a meno che tu non stia pubblicizzando una master class di pilates tenuta da un guru del pilates ad appassionati di pilates, tutt'altra storia.

Oppure... E’ giusto sponsorizzare il proprio ristorante di carne e non escludere i vegani? Sarebbe budget sprecato mostrare loro la tua inserzione.


Per evitare di mostrare le tue campagne ad un audience errata devi quindi stilare l’identikit del cliente tipico, anzi dei clienti tipici della tua attività.


Un pubblico troppo ristretto o ampio


La dimensione del pubblico per la nostra campagna è un altro punto cruciale.

Selezionando un pubblico troppo ristretto si corre il rischio di esaurirlo molto velocemente, mostrare la campagna svariate volte (quindi avere un’altissima frequenza) e diventare degli spammer. Quindi oltre ad annoiare il pubblico scelto, spendiamo soldi per non risultati e probabilmente non raggiungiamo altri possibili interessati che abbiamo escluso.


Anche un pubblico troppo ampio può essere fonte di errore: un pubblico troppo ampio forse non rispecchia esattamente il target di utenti che vuoi raggiungere. Quindi spenderai per raggiungere persone non potenzialmente interessate e per non ottenere interazioni reali da potenziali interessati. Senza contare che non permetti all'algoritmo di Facebook di capire quale è il target di persone a cui vuoi rivolgerti.


Definizione del funnel


La tua pubblicità su Facebook deve essere al posto giusto e al momento giusto. E questo posto e questo momento non sono uguali per tutti i prodotti servizi.

E’ strategicamente fondamentale definire il percorso di acquisto del cliente, detto anche Customer Journey.

Quindi: è corretto proporre la vendita di un prodotto (magari per cui è richiesta fiducia e non c’è urgenza) a persone che non lo conoscono?!


Qualche consiglio: proponi il tuo prodotto a quella categoria di utenti che già ti conosce e già ha interagito con i tuoi contenuti, crea per queste persone un’esperienza gratuita, mostra loro il tuo valore aggiunto e infine, per esempio, crea un coupon dedicato.


Cercare di vendere subito è sicuramente un modo per far sì che le tue campagne non funzioni. Solo i brand molto conosciuti o i prodotti/servizi molto cheap possono permettersi questo lusso.


E’ sempre importante ricordare che Facebook e Instagram sono due piattaforme social, a cui gli utenti accedono per svago, per scambiare chiacchiere con gli amici e curiosare nel mondo. Quando un utente vuole acquistare un determinato prodotto utilizza altre piattaforme (fa ricerche su Google, su Amazon, su Booking ecc..).


Se vuoi saperne di più sulla differenza tra domanda latente e consapevole clicca qui e leggi l'articolo dedicato.


Non utilizzi il pixel


Non tracciare gli utenti non permette di ottimizzare le campagne.

Partiamo dalle basi: cosa è un pixel? E’ un plug-in da installare sul tuo sito web che permette di raccogliere i dati e consente di misurare l’efficacia della pubblicità.

Nel dettaglio il pixel permette di analizzare le azioni intraprese dagli utenti sul sito, provenienti dalla campagna Facebook e creare campagne di retargeting (raggiungere nuovamente sui social gli utenti che hanno visitato il sito web).


Hai fatto errori nelle tue campagne? Commenta questo post e saremo felici di aiutarti!

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