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Come fare la Keyword Research per il tuo Sito Web

Aggiornamento: 17 ago 2022


Come fare la keyword research per il tuo sito web

La ricerca delle parole chiave è una fase fondamentale per tutti coloro che vogliono realizzare un sito web di successo.


Nella fase di progettazione o di stesura del piano editoriale, è indispensabile approcciare sempre la stesura dei contenuti dopo aver fatto un'attenta Keyword Research, ma prima devi capire bene cos'è e come si fa.


Questo articolo vuole essere un approfondimento su come fare una Keyword Research e del perché è fondamentale in una corretta Strategia SEO (Se non conosci tutti i vantaggi del finire in prima pagina, ti consiglio di leggere questo articolo sull'Ottimizzazione SEO).



Sommario


Cosa significa fare Keyword Research?

La ricerca per parole chiave (detta appunto Keyword Research) è un'analisi che consiste nel trovare le parole più utilizzate dagli utenti sui motori di ricerca, per un determinato argomento.


La Keyword Research rappresenta la base di tutte le attività di posizionamento del proprio sito web, perché permette di comprendere nel dettaglio ciò che il tuo target di riferimento sta cercando.


In base alla query digitata infatti, bisognerebbe cercare di capire esattamente cosa voglia l'utente, nel gergo tecnico: Search Intent.


Quanti Search Intent esistono?

Il Search Intent rappresenta il motivo principale per cui un utente ha eseguito una ricerca online. Ogni giorno milioni di persone ricercano sul web qualcosa per soddisfare un reale bisogno.


La maggior parte delle intenzioni di ricerca degli utenti possono essere classificate in una o più delle seguenti categorie:


1. Intento di ricerca Informazionale:

L’utente cerca informazioni su un argomento generico o specifico, con lo scopo di apprendere qualcosa dalla lettura o dalla visualizzazione di contenuti sul web, come possono essere articoli di approfondimento.


Rappresentano di fatto l'80% del traffico totale.


Esempio di query informazionali: "come ottimizzare il proprio sito web"



2. Intento di ricerca Transazionale:

L'utente ha l’intento di completare appunto una transazione.


Lo scopo è quello di scaricare qualcosa, di acquistare un prodotto, chiedere maggiori informazioni su un servizio specifico, oppure svolgere un altro tipo di azione che ha una forte possibilità di condurre a una vendita successiva.


Essere posizionati su Google per parole chiave che intercettano query transazionali non solo consente di intercettare utenti più qualificati, ma anche di incrementare le vendite e generare più lead.


Rappresentano il 10% delle ricerche totali effettuate dagli utenti.


Esempio di query transazionale: "Web Agency Bergamo"




3. Intento di ricerca Navigazionale:

l’utente ha lo scopo di individuare un determinato sito o pagina web.


L’utente ha quindi già in mente il sito web che vuole navigare, e digita su Google il nome del dominio, il brand del sito o termini che lo identificano.


Rappresentano il 10% delle ricerche totali effettuate dagli utenti.


Esempio di query navigazionale: "hangler marketing advisor"



Ovviamente gli intenti di ricerca posso mixarsi tra di loro all'interno di una singola frase, generando di fatto un Search Intent Misto.


A cosa serve la Keyword Research?

Prima di approfondire questa tematica, occorre comprendere quando fare la Keyword Research.


La risposta è molto più semplice di quanto si pensi: prima della messa online del Sito Web.


La Keyword Research infatti va effettuata (se possibile, ovviamente), durante la realizzazione del Business Plan, in modo da avere maggiori informazioni sul mercato di riferimento.


Perché partire da una Keyword Research?

Ora entriamo nel dettaglio, nel cuore di questa attività, andando di fatto a definire quelli che sono i principali vantaggi.


- Individuare nicchie di mercato con tassi di competitività molto bassi (ad esempio: forbici per mancini)

- Scoprire eventuali stagionalità di prodotto e fare una previsione della relativa redditività.

- Individuare le caratteristiche del settore in cui si opera e capire se la domanda è latente o consapevole.

- Conoscere meglio il target di riferimento, i suoi dubbi e le ricerche che effettua.

- Ottimizzare le pagine del blog e le schede prodotto (se hai un e-commerce) per intercettare le query di ricerca.

- Creare un piano editoriale efficace e che catturi l'attenzione dell'utente.


Ed ora, la più importante.


Permette di creare un'architettura informativa ben chiara ed ottimizzata nel proprio Sito Web sia per Google che per gli utenti.


Come fare la Keyword Research: i 5 step da seguire

Ecco la parte più succosa di questo approfondimento, andrò a spiegarti punto per punto, la procedura che seguiamo in Agenzia.


1. Brainstorming e confronto con il cliente

L'attività di brainstorming è indispensabile è uno dei tasselli fondamentali su come fare la Keyword Research: serve porsi delle domande.


Quando, come e perché serve il mio prodotto o servizio all'utente?

Quali sono le peculiarità? Quali le caratteristiche specifiche?


E chi, meglio dell'imprenditore può rispondere a queste domande?

In questo modo possiamo sviluppare altri rami utili per la creazione di filtri, tag e categorie, in modo da semplificare ulteriormente la User Experience dell'utente che naviga sul sito.


2. Analisi dei Competitor e ricerca con i tool

Una volta definita la strada da percorrere, il secondo step è quello di osservare nel dettaglio la strategia adottata dalla concorrenza.


Questo ci permettere di escludere subito alcune parole chiave poco coerenti, per le quali in realtà sono posizionati tipologie di siti non coerenti con quanto si vuole promuovere.


Mediante l'utilizzo di tool come SeoZoom e SemRush, possiamo analizzare i domini dei Competitor che si sono posizionati per la parola chiave generica, in modo tale da avere ulteriori spunti da espandere.


Prendiamo come esempio i Mouse.

Analizzando la keyword possiamo vedere come ci siano ricerche per le varie specifiche del prodotto e dei vari utilizzi (mouse verticali, mouse ergonomici, mouse da ufficio, etc.). Questo ci permette di capire come sviluppare la mappa del sito web, ottenendo di fatto una struttura chiara e ben definita.


Inoltre possiamo vedere come ci siano parole chiave con un basso volume di ricerca, ma con un tasso di conversione molto alto: posizionarsi per queste, significa essere molto vicini al momento di acquisto dell'utente.

Es: "mouse per epicondilite"



Una volta effettuata questa analisi approfondita, serve grattare il fondo per ogni argomento che abbiamo trovato, osservando le ricerche specifiche per ogni topic.


3. Espandere il Topic

Serve arricchire il contenuto con parole chiave che aiutino Google a matchare le intenzioni di ricerca.


Sinteticamente, dobbiamo osservare quelli che sono i sinonimi della nostra parla chiave, degli argomenti correlati e delle co-occorrenze.

In questo modo possiamo:

  • ottenere ulteriori spunti per l’ottimizzazione on-site

  • intercettare ricerche realmente svolte dagli utenti che non avevamo preso in considerazione

  • creare nuovi contenuti pertinenti che lavorando sulle ricerche correlate, rafforzano anche le parole chiavi principali

  • evitare il cosiddetto "Keyword Stuffing": l'abuso nell'utilizzo delle parole chiave non è ben visto da Google, che al contrario di quanto si possa pensare, penalizzerà il tuo contenuto.

4. Studiare il Search Intent

Come ho già accennato in precedenza esistono diversi intenti di ricerca, di conseguenza bisogna raffinare le parole chiave che abbiamo trovato.


Non bisogna dare mai nulla per scontato: può capitare che due concept di prodotto siano identici (come ad esempio mouse wireless e mouse bluetooth), ma talvolta possono generare due SERP differenti.


Al contrario, se due keyword generano lo stesso risultato di ricerca, occorre accorparle all'interno della stessa pagina.


A questo punto possiamo ipotizzare la struttura del sito web, stando ben attenti a non creare categorie in conflitto tra di loro.


5. Analisi dei volumi reali

Da una prima scrematura, volta decise le keyword, è arrivato il momento di verificare quanto vengono cercate sul web.


Esistono diversi strumenti, ma uno dei migliori (ed è gratuito) è lo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads, dove puoi verificare il volume di ricerca mensile delle keywords che hai selezionato. Per vedere quali sono gli argomenti di tendenza, invece, ti puoi affidare a Google Trends.


Lo step successivo è quello di vedere quali sono le parole chiave che vale la pena perseguire, basandovi sulla loro Keyword Difficulty (KD), ovvero la loro difficoltà, e sul relativo volume di ricerca.


Conclusioni

Bene, se hai apprezzato lo sforzo di sintetizzare come fare una Keyword Research in questo post, ti chiedo di condividerlo per aiutare chi potrebbe beneficiarne.


Se hai domande puoi commentare qui sotto o nel nostro gruppo Facebook Marketing per le Piccole e Medie Imprese.


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